30
Nov
09

Dentro e Fuori – Seconda Puntata

Ognuno, naturalmente, vive Second Life come gli pare, però ho l’impressione che siano tanti coloro per i  quali rappresenta un modo per riequilibrare il dentro e il fuori. Ed in fondo i mondi virtuali non nascono soprattutto per questo? Per dare una seconda (appunto) opportunità? Due anni fa, quando Second Life era all’apice del suo successo medianico, era così, ricordo ,che veniva pubblicizzata.

Ma torniamo a me (e che ci potete fare? vi tocca!) e alla mia ricerca forsennata dell’avatar perfetto.  Noi esseri umani abbiamo il controllo su alcune cose, nel corso della nostra vita, mentre altre sono completamente e senza rimedio fuori dalla nostra portata. In quanto Italiana e Europea, membro cioè di un mondo che pare tramonti già da almeno duecento anni, non mi sento di condividere l’ottimismo di frontiera che tanto spesso trapela nella cultura dei nostri amici americani. Non credo cioè che tutto sia possibile, basta volerlo, i sogni non diventano necessariamente veri (come true) soltanto perchè vi si crede e vi  ci si abbandona con fiducia e impegno. I limiti oggettivi esistono, scoprirlo può essere frustrante, ma accettarlo significa crescere.

Uno di questi limiti oggettivi è sicuramente l’aspetto fisico, che è irrimediabilmente deciso dalla natura, sorte, destino, divinità o come vi piace chiamarlo. Sì, lo so benissimo che ci sono un sacco di mezzi artificiali per migliorarsi: visite ai saloni di bellezza, diete, palestre, chirurgia estetica possono trasformare i brutti anatroccoli, se non proprio in cigni, in anatroccoli carini. Ma la bellezza, quella vera, quella che attira lo sguardo e lo inchioda, quella che non ha bisogno di artifici perché anzi più è stropicciata più è attraente, quella è cosa rara, è dono divino, è un tocco di grazia distribuito a random, indipendentemente da ogni merito o impegno. L’aspetto fisico è la superficie con cui ci immergiamo nel mondo, e proprio questa cosa, il primo impatto che abbiamo con chiunque e qualunque cosa, sorte vuole che non sia decisa da noi, ma da chissà chi o da chissà che cosa.

Bene, a Second Life invece l’aspetto fisico del nostro avatar è frutto di una nostra piena e consapevole decisione. Siamo la natura di noi stessi, possiamo plasmarci come divinità, non solo farci creatori di mondi, ma prima di ogni altra cosa creatori di noi stessi.  Prendiamo la materia, skin e shape, e ci plasmiamo e come demiurghi, dando forma al caos, facciamo di noi stessi (sì, vabbe’ , lo so lo so, del nostro avatar) un’opera d’arte.

Credits:

Skin: “River  Cream – Summer” by DUTCH TOUCH

Shape: I did it

Eyes:  “True Enhance Eyes – Breeze” by Armidi Body

Hair:  “Gloria – strawberry” by TRUTH

29
Nov
09

Dentro e fuori – prima puntata

Nel “Serpente Piumato” , libro molto bello di Xu Xiaobin, uno dei personaggi dice alla protagonista: “Non c’è niente di più triste che avere un cuore giovane in un corpo vecchio” e la protagonista risponde: “No, la cosa pù triste è avere un cuore vecchio in un corpo giovane”.

Capita, no? capita a molti e molto spesso che ci sia questa discordanza tra ciò che si sente dentro e ciò che si è fuori. L’esempio più eclatante sono le disfunsioni di genere: sentirsi donna dentro ed essere uomo fuori, o viceversa, non è comune, ma neppure raro, e sempre, mi sa, una gran bella tragedia.  Non credo, però, sia l’unica possibile contraddizione: spirito e materia pare che trovino molti e svariati ring dove darsela di santa ragione e noi, poveri umani, siamo spesso belli che impicciati in questo scontro cosmico.

Per quanto mi riguarda (questo è il mio blog, è implicito che debba parlare di me, perciò smettetela di sbuffare!) mi sa che mi sono sempre sentita e comportata come se fossi una bella donna. A scanso di qualsiasi equivoco, non sto affatto dicendo che sono “bella dentro”, secondo quel luogo comune per cui la cosiddetta bellezza interiore, intesa come insieme di qualità spirituali, sia più importante della bellezza esteriore.  E non sto neppure a discutere su questo, perchè non è di virtù e qualità che ho intenzione di parlare. Quel che intendo, quando affermo che mi sono sempre sentita e comportata (con tutto il bagaglio di stronzaggine, ritrosia, orgoglio che ciò comporta) come una bella donna, intendo proprio da un punto di vista strettamente estetico. Sì, sì, va bene, ce li ho gli specchi e mi ci guardo spesso, come chiunque, ma mi basta allontanarmici di due o tre passi per ripiombare nella mia ferma convizione.

Patologico esempio di  discordanza tra dentro e fuori…

In Second Life, a parte i niubbi e coloro che proprio se ne fregano, quasi tutti sono belli, quindi non è che la ricerca della costruzione di un avatar bellissimo sia una cosa tanto originale. Ho l’impressione però che la maggior parte della gente si accontenti di comprare una bella shape di associarvi una bella skin e tutto più o meno finisce lì.

Ma io no… o no, e che stiamo scherzando?! Io la shape me la sono costruita da me, pezzettino per pezzettino, millimetro per millimetro, e continuo a sistemarla, aggiustarla, levigarla, manipolarla, ridurla, aumentarla, accattocciarla, stropicciarla… La skin è poi oggetto insonne di una ricerca continua, inesausta  e perciò, a tutt’oggi, niente affatto esaurita (l’argomento capelli preferisco, neppure sfiorarlo, perché è un tale abisso senza fondo, da cui questo blog potrebbe non riprendersi mai più). Il quadro della perfetta second-narcisista si completa con l’innumerevole quantità di autoritratti che ho scattato nel corso di questi sei mesi di vita virtuale. Snapshot che messi insieme,  uno dopo l’altro, fanno la storia della mia evoluzione da seminiubba a supermodel (ahahahahah). Eccone un mini-documento:

Ieri

Oggi

Dentro e fuori… come dicevo… perchè, a quanto pare, Second Life è la mia Casablanca.

To be continued….

28
Nov
09

Autunno

L’autunno sta per finire, in SL già si freme per l’arrivo dell’inverno e delle feste, piovono annunci da ogni parte, tra festival, new releases, party a tema la mia impressione è che questo sia il periodo dell’anno più vitale per il mondo virtuale.

Prima però di accantonare per sempre il novembre del 2009 voglio fare una rapida carrellata di alcune cosette con cui sono andata in giro, ringraziando come al solito gli stilisti che mi permettono di essere così fashion (buhabhuabuha).

Casual 1

Credits

Jeans by MEB

Pea Coat by en Svale

Scarf by  Ibizarre

Boots by Store Isolabella

Casual 2

Skirt Mexico by Alexin Zanzibar (dalle ultime notizie che ho di questa stilista pare che stia aprendo un nuovo brand)

Collant by CREAMSHOP

Bag by Polina-Kaestner (non ho più notizie di questo marchio, forse il negozio ha chiuso, non so)

Casual 3

Print Skirt, Denim Jacket, Macho Tank  by en Svale

Grunge Boots by MEB

Collant by CREAMSHOP

Hair “Riha Blonde” by MIRAI STYLE

Bye bye alla prossima

21
Nov
09

Riassunto delle puntate perdute

Non ci sono dubbi sul fatto che è un’eternità che non aggiorno il blog, eppure a guardare la data dell’ultimo post è una sopresa persino per me. Più di un intero mese senza scrivere niente, è molto per un blog appena nato. Ora dovrei anche scervellarmi per trovare un po’ di scuse: “Ho avuto un sacco da fare… Il tempo non basta mai… bla bla bla”. Ok, finito, pietra sopra e andiamo avanti.

1) Breve riassunto di un mese e mezzo di cazzeggio: sono ancora la responsabile grafica di Esse Elle Movie Magazine, e anzi dalla mia ultima segnalazione sono stati pubblicati ben due numeri: Ottobre 2009

e (appena avantieri) Novembre 2009.

2) Ho iniziato e quasi terminato un corso di modella professionista con l’agenzia Jen International Model e giovedì scorso, il 19, ho persino sfilato per la prima volta, durante l’inaugurazione della rinata Porto Venere. Colgo l’occasione per mandare un messaggio a tutti quelli che pensano che sfilare sia una stupidaggine: be’, provateci e poi ne riparliamo.

3) Ho visitato posti, partecipato ad eventi, svaligiato negozi, conosciuto gente, e fortunatamente di queste meta-esperienze ho scattato delle foto. Perciò, ho un bel po’ di materiale per i prossimi post.

Sperém ora solo nella buona volontà.

 

Cedits:

Photo 1: fotografa Eva Auer, Modella Sniper Siemens

Photo 2: Fotografo Attilio Meili, modelle Kameo Haller e Klara Nagy

Photo 3: Fotografa Melusina Parkin; dress: red Carpet by MEB; Location: Porto Venere

Photo 4: Location: Porto Cervo; Evento: Woodstock

17
Set
09

Pure Fashion: MEB a Modavia

Credo che tutto il mondo che gira intorno al fashion in SL sappia benissimo che Modavia ha organizzato una settimana di sfilate in cui sono coinvolti i maggiori marchi e i migliori stilisti. La settimana è stata davvero intensa, piena di eventi, collegamenti in streaming, filmati ecc… Un lavoro veramente di classe.

Ho seguito alcuni di questi eventi, e finalmente lunedì scorso ho avuto modo di partecipare ad una sfilata di MEB. Durante tutta l’estate mi sono arrivati inviti da parte dello staff del marchio, ma la sfiga cosmica  ha fatto sì che le perdessi tutte. Invece lunedì, zizgando tra vari impegni, sfidando ostacoli, lag, land in full e varie ed eventuali, ce l’ho fatta. E sono anche riuscita a rubare qualche foto.

Gli scatti non sono un granchè, troppa folla, troppo lag, ma credo diano un’idea della qualità del lavoro, che è altissima, come sempre per quello che è, oramai, il marchio di punta della moda italiana in SL.

uno:

sfilata Meb_003

due:

sfilata Meb_009

tre:

sfilata Meb_012

quattro:

sfilata Meb_019
Credits:

All outfits by MEB

12
Set
09

Pure Fashion: Twin Moon

Le creazioni di Alexin Zanzibar, del marchio Twin Moon, sono secondo me, tra le più originali di SL. Ricordo perfettamente come l’ho conosciuto. Era ancora una newbie assoluta, e mi aggiravo tra negozi e land, meravigliata per la bellezza di certe creazioni, ma anche spesso perplessa per la ripetitività di alcuni schemi, quando, entrata in un negozietto, vedo questi vendor con sfondi di città esotiche, e abiti con texture assolutamente uniche. Ricordo di essere rimasta incantata davanti a molte di quelle creazioni, soprattutto perchè sottintendevano una ricerca che è non per nulla comune. Infatti, la stilista, come lei stessa mi ha confidato, recupera i disegni dalle più svariate suggestioni culturali: una stoffa mandarina del X sec., oppure un quadro di Klimt, o da un disegno dell’antico Egitto… E così, come ha anche sottolineato la mia amica Eva Auer nel suo ultimo articolo su ElleEsse Movie Magazine, la moda a SL diventa cultura, non solo perchè può è una forma d’arte, ma soprattutto perchè vive di rimandi continui, ricerche, passioni, ricordi, in un gioco vitalissimo di suggerimenti e suggestioni.

Nel corso di questi mesi ho accumulato un bel po’ di abiti di Twin Moon, ma la maggior parte li ho già presentati sul mio album flicrk, quindi ho deciso di inserire nel blog solo due creazioni, una recentissima, l’altra tra i pezzi più belli dello scorso anno. Li ho scelti perchè possono essere indossati durante il cambio di stagione, in questo autunno oramai alle porte.

La moda in SL in questo periodo, infatti, è in pieno fermento, proprio perchè la maggior parte degli stilisti stanno presentando le loro collezioni autunno-inverno. Io stessa, da fashionista, devo ammettere che ho una gran voglia di camicie, gonne lunghe, giacche, sciapre, vestiti coprenti… voi no?

Harem

Harem3

Harem: uno dei modelli di punta, tra i più belli del marchio.

Mexico1 copia

Mexico2

Mexico: il mio preferito, tra le nuove creazioni.

Credits:

Dress by Twin Moon

Boots by J&F’s Store for gift

11
Set
09

EsseElle Movie Magazine: n. 11

E’ passato un bel po’ di tempo dall’ultimo aggiornamento, ma prima di essere accusata di pigrizia cronica, sappiate che ho la giustificazione pronta e firmata da mammina. Nella fattispecie costei è Sandra81 Fargis, editrice e direttrice della rivista on line Esse Elle Movie Magazine.

Francamente non credo le faccia piacere che la chiami mammina, soprattutto perchè è più giovane di me. Il punto, però, è che è stata lei ad affidarmi la direzione grafica della rivista, ed io ho accettato, se sciaguratamente lo diranno i posteri! Intanto il primo risultato è il numero 11 che è uscito ieri, con grande stupore mio, prima di chiunque altro, perchè davvero ci sono stati momenti in cui credevo che prima di Natale il numero di Settembre non avrebbe mai visto la luce. E invece, lottando anche contro la sfiga cosmica, eccolo in rete.  Lustratevi gli occhietti con la copertina!

Settembre

Bene, e ora che l’avete ammirata e riverita (ehm…), andate anche a sfogliare la rivista, su. Credo che chi ama SL l’apprezzerà, anche perchè a dispetto del nome non si occupa solo di cinema, ma, come si può anche vedere dai titoli, di calcio virtuale, fashion, lifestyle, tutorials, fotografia…

Provo persino a dare un giudizio sul mio lavoro. Non posso dire di esserne completamente soddisfatta, ci sono degli errori che vanno corretti, errori che riguardano i margini e l’equilibrio di certi spazi, ma al di là di ciò, mi pare che sia leggibile, agile, colorata, gradevole. Insomma, c’è spazio per migliorare, ma l’impostazione è corretta. Non completamente soddisfatta, ma contenta!

Credits per la copertina:

Foto di Tania Tebaldi

Modella: Eva Auer

Grafica di River Sabra (me!)

Voglio anche citare le persone che hanno scritto gli articoli, perchè penso che se lo meritino. In stretto ordine alfabetico:

Alice Mastroianni, Aquiladellanotte Kondor, Biancaluce Robbiani, Faropoeta Destiny, Kameo Haller, Klara Nagy, Manola Ferraris, MinDBlinD Tetsuko, Pattymatty Miami, Sabin Ferraris, Sandra81 Fargis.

PS

Io sono l’autrice di un’intervista ad Alii Vella di La Camera Chiara, un gruppo di fotografia. Ne approfitto per salutarla e ringraziarla ancora!

26
Ago
09

Pure Fashion: emergenti 2

Seconda puntata dedicata a stilisti emergenti e bravi. Stavolta voglio parlare di Keera Coutur, marchio in cui mi sono imbattuta praticamente per caso, mentre saltellavo qua e là per Second Life. Keera è una stilista italiana, la cui punta di forza sta soprattutto nella cura nei particolari.

Così, un semplice vestito corto da giorno diventa delizioso grazie ad una texture a delicati fiorellini e alla scollatura dorata, tanto simile ad una collana (le scarpe sono incluse).

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Mi ha colpito moltissimo il vestito da sera “Cloudine” per la luminosità della texture, che sembra proprio raso frusciante, ed anche per i colori così vividi e freschi.

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Un abito romantico, adatto ad atmosfere d’altri tempi, con il quale si può giocare a fare le principesse di un regno lontano e magico.

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Ci sono però anche i capi casuals: jeans con cintura, pantaloncini, camicette, vestiti da giorno. Ecco però come una semplice camica, grazie alle maniche, alla cintura , ad inserzioni come i taschini e i bottoncini , si trasforma in un  casuals di classe.

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I vestiti sono completati anche da scarpe e i prezzi sono accessibilissimi.

Credits:

All dresses and shoes: Keera Couture

Skin: Petal June doe by Curio

Hair: Photo 1 and 4: Jess gift by TRUTH ; Photo 2 and 3: Fantasy bun (platinum gold) by Eshi Otawara

Poses and AO: Garbo AO and model poses 3 by BehaviorBody

Photo 4

Jeans: Coco Ensemble Tweed Menthe et Jeans  by Coco & Co.

Sunglasses: LS Glasses by Akafun

23
Ago
09

Pure Fashion: emergenti 1

Ci sono molti stilisti affermati a Second Life, creatori di abiti e accessori bellissimi, ma esistono anche una marea di marchi più piccoli, meno famosi, emergenti che possono riservare soprese interessanti. Il  marchio BG Moda di Bignolina Itano è secondo me uno di questi.

A Bignolina piace il casual, ma con un tocco sexy che rende le sue creazioni spesso molto maliziose e seducenti.  E’ una moda giovane, disinvolta, divertente e ammiccante. A lei piace giocare sui dettagli, i tagli arditi, le texture originali, inoltre i suoi pezzi comprendono anche scarpe e stivali di qualità e a prezzi davvero ottimi. Ha negozi sparsi un po’ ovunque nelle land italiane e sembra decisamente in crescita.

Ecco qualche modello: i suoi jeans mutanda;

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Il vestito corto e sexy;

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La salopette.

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Credits:

All dresses and shoes: BG Moda

Skin: Petal doe 2 by Curio

Photo 1

Hair: Cheryl D… by TRUTH

Photo 2

Hair: Jess gift by TRUTH

Necklace: Chunky Choker by MALT;

Jarretiere:  Le Petit Jarretiere noir, gift by Courtisane.

Ring: Red & Gold Butterfly Ring from ICED

Bracelets:  Line bangles (candy) by eLDee

Photo 3

Hat: Barbara Hat, gift by TESLA

Bag and bracelet: Medicine Hip Bag and bracelet by Jinn Pow Kinn

21
Ago
09

Sì, viaggiare: il guscio e i mondi virtuali

A volte capita, per i motivi più disparati, che i confini del nostro mondo reale si restringano come un guscio. Alcuni il guscio se lo cercano, altri non ci soffrono molto a starci dentro ( può essere, infatti, molto comodo e protettivo), ad altri invece può creare un senso di disagio. Negli ultimi tempi la mia real life è molto simile ad un guscio, i cui confini si sono ristretti, non tanto da farla somigliare ad una prigone, ma abbastanza per provocarmi un certo fastidio.

Una delle peculiarità di Second Life, però, è la possibilità di esplorare mondi che nascono dai sogni e dalla passione di tante persone di talento, perciò una delle attività preferite da molti dei suoi abitanti è quella di visitare queste numerose e spesso splendide terre. Certo, questo non può davvero sostituire un viaggio reale che è un’esperienza complessa, che coinvolge tutti i sensi, le emozioni, la mente, il pensiero. Nessuna viaggio virtuale può rimpiazzare i profumi, la sensazione del sole sulla pelle e dell’aria che entra nei polmoni, nè il senso di straniamento, la sopresa di fronte all’inatteso, la gioia del riconoscimento, il sollievo o il rincrescimento del ritorno.

Eppure esplorare Second Life può essere divertente e, ad un livello più profondo, persino questa sorta di surrogato può suggerire esperienze e infondere emozioni. E’ vero, esse si limitano a provenire da un unica fonte: la vista, e ciò può apparire veramente limitante. Ma non sempre, non sempre. Perchè, spesso, basta anche la stimolazione di un solo senso affinchè si metta in moto l’immaginazione, la facoltà più vivificante e coinvolgente, capace di aprire alla visione. E la visione è lì dentro di te, vivida, da molto prima che qualcosa di esterno la stimoli e la faccia emergere.

Si dice che Emilio Salgari, che ha descritto nei suoi romanzi i luoghi più esotici della sua terra di allora, le jungle più misteriose, i mari lontani e sconfinati, le albe e i tramonti su terre sconosciute, le notti più nere del mantello di molte belve, i sentimenti di chi è braccato, o di coloro che si perdono e si ritrovano, non si sia mai spostato dalla sua casa e che le sue avventure le creava sui libri e sugli atlanti. Mi chiedo cosa avrebbe provato davanti agli “spazi” visivi di Second Life.

Quale occasione rappresenta la virtualità per chi sa immaginare?

Così, per questa estate, dentro il mio guscio, ho viaggiato attraverso Second Life con curiosità e allegria, esagerando alla grande, perchè qui, si possono fare cose (o immaginare di fare cose) che i limiti fisici del mondo reale ci proibiscono o ci rendono difficile.

Perciò, ad esempio, si può ballare sulla Torre Eiffel di una immaginaria Parigi sul mare.

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Aggirarsi con aria intellettuale in un solo giorno per musei ai lati opposti del mondo,

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magari per poi scoppiare a ridere senza motivo davanti alla foto della casa sulle cascate di Wright.

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E ancora, partecipare ad un safari fotografico in Africa, senza il timore di finire nel ventre dei nostri affascinanti quanto affamati modelli.

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O, infine, perdersi, maliconicamente, tra le rovine misteriose di civiltà scomparse da secoli.

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E tutto ciò senza mai scalfire il guscio… Vi pare poco!

Credits

All Photos

Skin: Petal doe 2 by Curio

Eyes: Angelina’s Eyes by Eish

Poses: Garbo AO and Poses 3 by BehaviorBody

Photo 1

Location: Paris – New York

Hair: Zoe – Natural Blond by Maitreya

Dress: Thalia’s Fashion Gift by Thalia’s Fashion Collection

Photos 2 and 3

Locations: 1 Virtual Bucharest 2 The Frank Lloyd Wright

Dress: Kei plum by ElDee

Hair: Jess gift by TRUTH

Shoes: Coquette by Kalnins Footwear

Glasses: sorry I don’t know, they are a gift

Bag: Shoulder bag Paris Pink, gift by MALT

Photo 4

Location: Cape Town Africa inSL!

Outift and shoes: salopette brown and boots by BG Moda

Necklace: Loveable Necklace, gift by MALT

Bag and bracelet: Medicine Hip Bag and bracelet by Jinn Pow Kinn

Hat: Barbara Hat, gift by TESLA

Photo 5

Location: The Ruins Music Stage on Pathfin

Dress and Bindis: Calangute dress in blue and Indian Bindi (gift) by Zaara

Necklace: Roundie necklace gold by YourSkin & YourShape Shop

Bracelets: I don’t know, sorry ^^

Hair: Zoe – Natural Blond by Maitreya

PS: un particolare ringraziamento a Sabin Ferraris per avermi fatto conoscere The Ruins




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